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Image by Lucas Alexander

Breve storia della società

Se si considera quanto tempo è trascorso dalla fondazione  nel 1889, le generazioni che si sono succedute sullo sfondo di avvenimenti storici e sociali a volte molto tempestosi e le vicende individuali e familiari dei singoli membri, bisogna concludere che una società musicale che supera un periodo così lungo, deve avere radici solide, dirigenti capaci, soci e simpatizzanti entusiasti ed essere ben accetta nel contesto sociale in cui opera.

Oltre 120 anni di vita non sono pochi e non è facile racchiuderla in poche pagine. Presentiamo qui di seguito, un breve estratto della storia della "Concordia", liberamente tratto dalle note raccolte dal sig. Dante Pani di Sessa in una pubblicazione del 1989 per commemorare il Centenario della società. 

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La fondazione

L'atto di fondazione risale al 10 marzo 1889.

Esso recita all'articolo 1:

Sotto il titolo "Concordia Sessa-Monteggio" è costituito, con residenza a Sessa, un sodalizio filarmonico, con esercizio di strumenti a fiato, composto da membri professanti indistintamente i principi liberali-conservatori.

Negli altri quindici articoli sono precisati diritti e doveri dei soci: il tutto é vidimato dal notaio avv. Bernardino Marchesi.

Un grosso libro di color verde scuro, il "Mastro Società Concordia di Sessa Monteggio" è quasi giunto alla fine. Iniziato nel 1893, fu usato fino al 1894 nella sua funzione originale di libro contabile. Servì poi quale verbale delle assemblee e dal 1970 vi si registrarono anche le riunioni di comitato.

Sappiamo che nel 1889 la Società fece un mutuo "un mutuo di Fr. 1'400.- verso ed a favore del signor Giuseppe Besozzi fu Giulio per l'intermezzo del signor ingegnere R.Rossi quale firmatario avallo". Nel gennaio 1893 il debito risulta ridotto a Fr. 900.-. I conti di quell'anno indicano un avanzo di cassa di Fr. 25.71. Essi sono "rigorosamente esaminati dalla Società e Commissione verificatrice della società e vengono integralmente ed all'unanimità approvati..." il 3 marzo 1894.

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Ciò che appare ammirevole, scorrendo la cronistoria della "Concordia", è la continuità nel seguire una linea e la costanza di membri, dirigenti e suonatori. L'osservazione vale sia per le persone sia per i programmi. Fino a non molti anni fa il concerto annuale, tuttora al centro dell'attività, si svolgeva su due sere consecutive, il sabato e la domenica, ed era seguito almeno da una farsa, poi dal ballo. 

Una costante nella storia della "Concordia" è la fedeltà. Cinquanta, sessant'anni di attività musicale non meravigliano nessuno. Anche i dirigenti, adesso come agli inizi del secolo, restano in carica per diversi lustri.

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I maestri, con gli istruttori degli allievi, meriterebbero d'essere ricordati tutti per ciò che hanno dato a favore dell'educazione musicale in genere e di quella bandistica in particolare. Purtroppo un'elencazione completa non è possibile. Al riguardo il mastro è piuttosto lacunoso.

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In ogni campo si ricerca una maggiore professionalità. Anche l'attuale cassiere lavora con il conto corrente bancario e invece il suo predecessore teneva le fatture infilate su un lungo chiodo e le liquidava a poco a poco, secondo possibilità.

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